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Arte Sella - Il Giardino di Villa Strobele - Passeggiata - 10 scatti - Val di Sella - Borgo Valsugana - Trento - Trentino Alto Adige

Arte Sella è una grande esposizione di Nature Art visibile nei boschi e nei prati della Val di Sella a Borgo Valsugana. Arte Sella è un luogo magico, dove arte e natura si incontrano e si fondono ormai da oltre trent’anni. Ogni anno questo museo a cielo aperto si arricchisce di opere nuove di artisti internazionali invitati a dar vita alle loro opere di Art in Nature, realizzate principalmente con elementi naturali del territorio: roccia, legno, terra, fronde. Opere che vengono poi completate e plasmate dalla natura e dalle stagioni che passano: qui l’arte si integra e diventa qualcosa di vivo e mutevole. Il giardino di Villa Strobele, un connubio tra arte e natura, un processo creativo unico. Villa Strobele è il luogo in cui, nel 1986, è nata Arte Sella. Dall’autunno 2016 è visitabile il giardino della villa, dove si trovano alcune delle opere più recenti.  

Pasta - Farfalle con panna e pancetta - 2 foto

La storia della pasta asciutta

La pasta è un’invenzione molto antica, anche se chiamarla “invenzione” è quasi pretenzioso e sarebbe sicuramente più corretto riferirsi alla stessa come un modo intelligente di sfruttare delle risorse naturali al fine della nutrizione. Preparazioni simili alla pasta risalgono al 100 a.C., secolo in cui Orazio e Cicerone consumavano abitualmente la “làgana”, composta da schiacciate di farina sottili, senza lievito e cotte in acqua (antenate delle nostre lasagne).
Le notizie storiche a riguardo sono davvero poche e si riprende a parlare di pasta più di 1000 anni dopo, quando in Sicilia, a Trabia, vicino Palermo, inizia la fabbricazione di un alimento a base di farina, filiforme, chiamato “itryah”. Successivamente, il nome comune di quella che oggi chiamiamo pasta, diventa maccheroni.” Inizialmente, questo nome veniva dato ai tipi di pasta ripiena, poi per gli gnocchetti di semola. L’etimologia di questo nome è incerta e potrebbe riferirsi al termine greco macaria (impasto di orzo e brodo) o a macar, ovvero lieto, beato. 
A Napoli, attorno al ‘600, la popolarità dei maccheroni cresce a dismisura e allo stesso modo iniziano a nascere diverse varianti di preparazione per gli stessi. Nel 1900 il termine maccheroni inizia ad essere affiancato e sostituito da pasta, pastasciutta e spaghetti.” In un Manifesto della cucina Futurista, Filippo Tommaso Marinetti chiede “l’abolizione della pastasciutta,” e viene sorpreso subito dopo a mangiarla con gusto in un ristorante.


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