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Lago Schener - 5 scatti - Imer - Sovramonte - Trento - Belluno - Trentino Alto Adige - Veneto

Il lago Schenèr (talvolta anche lago dello Schenèr) è un bacino artificiale situato nelle vicinanze della frazione Pontet del territorio comunale di Imèr, nella estremità orientale della provincia di Trento. Dal punto di vista amministrativo, il lago è prevalentemente all'interno del Trentino-Alto Adige. Tuttavia una piccola porzione più a valle, comprendente anche lo sbarramento artificiale e le opere di presa, si colloca all'interno del Veneto. La stretta gola in cui sorge il lago chiude a meridione la valle del Primiero, mettendo in comunicazione quest'area con la zona del Feltrino tramite la strada statale 50 del Grappa e del Passo Rolle, che costeggia panoramicamente il bacino sulla sponda sinistra idrografica. Le acque afferiscono al lago dal torrente Cismon: esso viene sbarrato ulteriormente poco più a valle, andando a costituire il lago del Corlo. La diga, di tipo a cupola, è alta 73,5 m e fu completata nel 1963. Attualmente l'impianto idroelettrico (che compren...

Locusta - Levico Terme - Trento - Trentino Alto Adige

locusta Genere (Locusta) di Insetti Ortotteri Acridoidei  Acrididi; per estensione, nome comune dell’intera famiglia Acrididi. Caratteristica del gruppo è l’esistenza nella stessa specie di due forme, o fasi (solitaria e gregaria), distinte per velocità di crescita, morfologia, pigmentazione e comportamento. In un primo tempo le due forme di Locusta migratoria (fig.) erano state ascritte a due specie diverse. Il passaggio da una forma all’altra è in parte reversibile: la fase solitaria vive isolata, ha ali e arti posteriori piuttosto corti, sviluppo lento; la fase gregaria ha ali e arti posteriori molto lunghi, colorazione più vivace, attività più intensa e tendenza a riunirsi in gruppo. Sembra che il solo raggruppamento induca la trasformazione dalla fase solitaria alla gregaria, probabilmente mediata da ferormoni. In natura la fase gregaria si sviluppa forse per influenza delle condizioni ambientali: quando queste ultime sono favorevoli, la forma gregaria si riproduce molto intensamente dando origine a vaste popolazioni che in un dato momento prendono il volo iniziando la migrazione. Verso la fine della migrazione gli individui dello sciame cominciano a nutrirsi voracemente, e possono distruggere intere colture. In Italia la l. migratrice Dociostaurus maroccanus, propria delle regioni Mediterranee e del Vicino Oriente, ha arrecato talvolta gravi danni agricoli in Sardegna.


Impropriamente sono chiamate locuste anche alcune specie di Ortotteri Tettigonioidei, che differiscono nettamente dagli Acrididi per la presenza di antenne lunghe e filiformi e per l’ovopositore a forma di spada. Molte specie, soprattutto tropicali, presentano fenomeni di mimetismo criptico. Tra questi il locustone (Decticus albifrons), comune in Italia, specialmente centrale e meridionale. Le forme giovani si nutrono specialmente di erbe, le ninfe e gli adulti, che compaiono a luglio, possono danneggiare le colture.





 

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