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Drago Vaia Regeneration - 2 scatti - Lavarone - Percorso da Passo del Cost - Trento - Trentino Alto Adige

Il Drago Vaia Regeneration Forgiato dalle ceneri del Drago Vaia il nuovo drago è ritornato a Lavarone!   Con le sue 6 tonnellate di legno carbonizzato 16 metri di lunghezza e 7 in altezza è la scultura di drago in legno più grande al mondo. Realizzato con le radici della tempesta Vaia porta con sé la memoria di quello che è successo al suo predecessore. I pezzi di legno sono totalmente carbonizzati, volutamente bruciati dall’artista Martalar che uniti ai resti dell’incendio, ricompongono la nuova opera. L'opera del Drago Vaia Regeneration Realizzata con maestria dall’artista Marco Martalar anche lui con più di 3000 pezzi di pezzi di radici di alberi divelti dalla tempesta Vaia e più di 3000 viti. L’opera ha una connotazione meno mansueta del precedente Drago perché deve raccontare anche qualcosa di diverso e differente.  Questo nuovo Drago non è solo un guardiano a monito del rapporto tra essere umano e natura, ma è un custode di memoria, di storie, un simbolo di rinascit...

Origini - Bruno Lucchi - Sculture a cielo aperto - 2 scatti - Levico Terme - Trento - Trentino Alto Adige

Più che una mostra, quella allestita dall’artista Bruno Lucchi nel suo paese d’origine, Levico Terme, è una vera e propria ricerca attraverso le sue maestose opere scultoree nate dalla terra, dal fuoco, dall’acqua e dall’aria. Dodici opere di grandi dimensioni sono collocate in luoghi particolari della cittadina lacustre, permettendo in tal modo agli ospiti e agli amanti dell’arte di intraprendere un percorso alla scoperta del borgo, al cospetto di un dialogo tra opera d’arte e territorio. Le dodici opere che si ergono dalla terra e guardano il cielo e l’infinito, collocate nel centro paese – Via Regia, Via Dante, Via V. Emanuele, rio Maggiore e prospicente alle Terme, preannunciano la grande installazione allestita per la nuova rotatoria predisposta dal Comune all’entrata sud del paese: un lavoro composto da sei elementi e alto quasi quattro metri, con le silhouette di personaggi androgini che richiamano le Origini della vita. E Origini è anche il titolo della mostra, filo d’Arianna per introdurci nel suo mondo artistico.
L’esposizione, voluta da Monica Moschen Assessore al Commercio, Turismo e Artigianato del Comune di Levico Terme, mette in mostra le opere, la poetica, la filosofia e lo sguardo sul mondo di un artista, Bruno Lucchi, che ha le proprie radici nel borgo di Levico Terme, dove nascono i suoi lavori. È un felice ritorno nella sua terra con le pregevoli sculture già famose in moltissimi luoghi d’Europa. Opere d’incanto, opere da contemplare e che contemplano, sintesi della madre Gea e degli aliti di Zefiro. 
Il catalogo, con intervento di Fiorenzo Degasperi, sarà predisposto durante il periodo dell’esposizione per potervi inserire l’effettiva collocazione territoriale delle opere.

https://www.youtube.com/watch?v=BQRVo23POkQ




 

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