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Ape Vaia di Marco Martalar - 19 scatti - San Pietro Mussolino - Vicenza - Veneto

L'Ape di Vaia è stata voluta a San Pietro Mussolino in quanto "Comune amico delle api", progetto che prevede una serie di iniziative volte a tutelare ma anche a far conoscere il mondo delle api. Un'ape gigante realizzata da marco Martello Martalar con il legno delle piante abbattute dalla tempesta Vaia nel 2018 sull'altopiano dei Sette Comuni. L'opera è posta lungo la pista ciclabile, nello spiazzo vicino al Lago azzurro, è composta di oltre 300 pezzi e pesa oltre tre quintali, ha un'altezza di circa tre metri e una larghezza di 3 metri e mezzo.   

Malga Millegrobbe - Il Cervo di Vaia - 22 scatti - Passeggiata - Lavarone - Trento - Trentino Alto Adige

Un grande cervo di legna, dalle forme sinuose, primordiali e leggere, che si staglia con il suo palco tra le montagne del Trentino. È “Cervo di Vaia”, scultura in legno che si trova a 1.400 metri di quota, in località Millegrobbe sull’Alpe di Cimbra, a 2 km da Luserna. 
Per realizzare il Cervo di Vaia, lo scultore è partito dagli alberi distrutti dalla tempesta Vaia, che si è abbattuta sul Trentino nell’ottobre del 2018. Martalar ha ridato vita al legno raso al suolo da quella devastazione, realizzando un’opera d’arte fatta a mano, che cambia con il variare del tempo e delle stagioni. 
Il Cervo di Vaia si trova sui prati di Millegrobbe: pascoli verdi in estate, e manti bianchi dove ciaspolare o fare sci di fondo in inverno. Il Centro fondo di Millegrobbe infatti, con 35 km di piste, è sede della prestigiosa Millegrobbe, internazionale di gran fondo tra le più importanti d’Europa. 
Il Cervo di Vaia è visitabile liberamente ed è facilmente raggiungibile in auto, a pochi passi dal parcheggio della Malga Millegrobbe.
Il 29 ottobre del 2018 un vento uragano che ha superato in Trentino i 200 km/h ha ferito le nostre montagne. Un evento meteorologico estremo proveniente dall’Atlantico ha schiantato milioni di alberi, con la conseguente distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste alpine.
La tempesta porta il nome di Vaia Jakobs, manager di una multinazionale tedesca. Il suo nome si è reso immortale dopo che suo fratello Skouras, nel 2017, per farle un regalo originale di Natale, lo regalò all’Istituto di Meterologia dell’Università di Berlino per poterlo assegnare in modo casuale a uno specifico evento.









































 

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