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Drago Vaia Regeneration - 2 scatti - Lavarone - Percorso da Passo del Cost - Trento - Trentino Alto Adige

Il Drago Vaia Regeneration Forgiato dalle ceneri del Drago Vaia il nuovo drago è ritornato a Lavarone!   Con le sue 6 tonnellate di legno carbonizzato 16 metri di lunghezza e 7 in altezza è la scultura di drago in legno più grande al mondo. Realizzato con le radici della tempesta Vaia porta con sé la memoria di quello che è successo al suo predecessore. I pezzi di legno sono totalmente carbonizzati, volutamente bruciati dall’artista Martalar che uniti ai resti dell’incendio, ricompongono la nuova opera. L'opera del Drago Vaia Regeneration Realizzata con maestria dall’artista Marco Martalar anche lui con più di 3000 pezzi di pezzi di radici di alberi divelti dalla tempesta Vaia e più di 3000 viti. L’opera ha una connotazione meno mansueta del precedente Drago perché deve raccontare anche qualcosa di diverso e differente.  Questo nuovo Drago non è solo un guardiano a monito del rapporto tra essere umano e natura, ma è un custode di memoria, di storie, un simbolo di rinascit...

Il Sentiero dei Castelli - Gatto Solitario - Castel Telvana - Borgo Valsugana - Monte Ciolino - Trentino Alto Adige

Anello affascinante e panoramico non particolarmente faticoso, il giro dei castelli si presta particolarmente per una bella passeggiata autunnale o invernale.
Dislivello 450 metri, percorribile in 3 o 4 ore tranquillamente. Difficolta escursionistiche-turistiche. Qualche difficoltà di orientamento per le numerose tracce di sentiero fuorvianti.

Dal centro di Borgo Valsugana si attraversa il Brenta sul ponte romano, attorniato da storici palazzi, e subito si sale la storica Scala a Telvana che inizia sotto un bel porticato.
Seguendo le evidenti indicazioni si passa accanto ai monasteri delle Clarisse e dei Francescani e si attraversano un paio di incroci con stradine asfaltate, continuando sempre in ripida salita per la stradina asfaltata. Quindi si perviene ad un tornante e, anziché girare per la strada asfaltata privata, si prosegue diritto per la sterrata mulattiera.

Dopo qualche centinaio di metri si perviene ad un bivio del sentiero, salire verso destra che porta in breve ripidamente al castello. Quello di sinistra è il sentiero dal quale si arriva in discesa al ritorno. In mezzo alla boscaglia si perviene, quasi improvvisamente e con grande emozione e fascino, sul retro del castello dove ammireremo l'imponente torre del mastio e i ruderi vissuti delle mura.

A testimonianza di un magniloquente passato il movimentato aggregato bastionato di Castel Telvana è il protagonista di uno tra i più spettacolari paesaggi del Trentino.
La storia di questo castello è lunga e avventurosa. Un primo documento ci dice che fu distrutto dai Franchi nel 590, altri documenti provano le vicissitudini del tardo medioevo. Venne bruciato nel 1665 e quindi risistemato a residenza baronale.
Attualmente è di proprietà privata e non è visitabile internamente.

Lasciata la selletta ed il castello, si continua per la mulattiera ora in moderata pendenza e si arriva brevemente al Capitello delle Fratte, interessante manufatto ottocentesco con un bell'affresco votivo.

Salire verso sinistra per la mulattiera, tralasciando la strada che conduce a Telve di Sopra. Si attraversano alcune masiere e terrazzamenti ora imboscati fino ad arrivare ad un evidente pilone della linea ad alta tensione. Proseguendo ancora (destra) si perviene ad una radura di una fattoria che si aggira sulla destra arrivando ad una stradina dove, anziché scendere verso destra, si deve salire verso sinistra, dove con alcuni tornati della stradina si arriva ad una caratteristica casetta.

Continuando per il filo di cresta si arriva ad un vasto sistema di trincee dove si sale abbastanza rapidamente fino ad arrivare ad un piccolo terrazzo panoramico con una più che opportuna panchina.



 

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