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Ape Vaia di Marco Martalar - 19 scatti - San Pietro Mussolino - Vicenza - Veneto

L'Ape di Vaia è stata voluta a San Pietro Mussolino in quanto "Comune amico delle api", progetto che prevede una serie di iniziative volte a tutelare ma anche a far conoscere il mondo delle api. Un'ape gigante realizzata da marco Martello Martalar con il legno delle piante abbattute dalla tempesta Vaia nel 2018 sull'altopiano dei Sette Comuni. L'opera è posta lungo la pista ciclabile, nello spiazzo vicino al Lago azzurro, è composta di oltre 300 pezzi e pesa oltre tre quintali, ha un'altezza di circa tre metri e una larghezza di 3 metri e mezzo.   

Montegalda - Vicenza - Veneto

Al confine tra le terre di Vicenza e di Padova ebbe da sempre ruolo strategico lungo l'asse fluviale del fiume Bacchiglione.
Adagiato ai piedi del basso gruppo collinare isolato dai Colli Euganei e dai Berici, snodo stradale, il centro soffre un po' il traffico nelle ore di punta. Appena fuori dagli incroci e dalla due strade principali tuttavia, il territorio si stende in vaste campagne molto tranquille, allietate dai dolcissimi profili boscosi del gruppo collinare e dal corso del fiume Bacchiglione, i cui argini sono parzialmente percorribili a piedi o in bicicletta. In particolare l'argine sul versante di Montegaldella (destra idrografica del Bacchiglione) è stato sistemato in bellissima pista ciclabile.
Notevolissimi sono i palazzi e le ville di pregio, tra le quali, oltre al Castello, spicca la villa del Fogazzaro attorniata da uno splendido parco, dove si trova il museo Colbachin delle campane.

Tra Montegalda e Padova vi è il lungo rettilineo della 'Strada Pelosa' con i due estremi, a vista d'occhio, sul castello Grimani e il Duomo di Padova.
La tipologia stradale ha suggerito l'ipotesi che si tratti di una strada romana. Ipotesi confortata dal nome 'Pelosa', termine dispregiativo che nel medioevo indicava l'abbandono e l'incuria tanto da essere ricoperta da erbacce. Recenti indagini satellitari tendono tuttavia ad escludere che si tratti di strada romana, per via dei numerosi meandri fossili del fiume Brenta che in epoca romana si spingeva da queste parti.
Attualmente il collegamento diretto Padova-Montegalda, lungo la strada Pelosa, è solo parzialmente percorribile, a causa di alcune interruzioni dovute alla mancanza del ponte sul fiume Tesina (affluente di sinistra del Bacchiglione) e alle devastazioni urbane alla periferia di Padova, tra le quali la circonvallazione di Corso Australia.
Nota positiva l'apertura, settembre 2008, del ponte ciclopedonale sulla Brentella tra Caselle di Selvazzano e via Sette Martiri-Cave.


 

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