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Drago Vaia Regeneration - 2 scatti - Lavarone - Percorso da Passo del Cost - Trento - Trentino Alto Adige

Il Drago Vaia Regeneration Forgiato dalle ceneri del Drago Vaia il nuovo drago è ritornato a Lavarone!   Con le sue 6 tonnellate di legno carbonizzato 16 metri di lunghezza e 7 in altezza è la scultura di drago in legno più grande al mondo. Realizzato con le radici della tempesta Vaia porta con sé la memoria di quello che è successo al suo predecessore. I pezzi di legno sono totalmente carbonizzati, volutamente bruciati dall’artista Martalar che uniti ai resti dell’incendio, ricompongono la nuova opera. L'opera del Drago Vaia Regeneration Realizzata con maestria dall’artista Marco Martalar anche lui con più di 3000 pezzi di pezzi di radici di alberi divelti dalla tempesta Vaia e più di 3000 viti. L’opera ha una connotazione meno mansueta del precedente Drago perché deve raccontare anche qualcosa di diverso e differente.  Questo nuovo Drago non è solo un guardiano a monito del rapporto tra essere umano e natura, ma è un custode di memoria, di storie, un simbolo di rinascit...

Fiori - Chiesa di S.Vigilio - Ossana - Val di Sole - Trento - Trentino Alto Adige

La parrocchiale di San Vigilio sorge nella parte alta del paese; solo il massiccio campanile appartiene alla fabbrica romanica, mentre la struttura attuale fu realizzata tra la fine del ‘400 e la prima metà del ‘500. Il portale in facciata di gusto rinascimentale, preceduto da un protiro più tardo, porta la data 1536. L’interno a unica navata, coperta da volta a botte costolonata, contiene tre altari: il maggiore in legno intagliato da Ramus (XVII secolo), il laterale destro marmoreo scolpito dal veronese Marchesini (1665) e il sinistro, sempre in marmo, opera di maestranze trentine (XVIII secolo). Fuori dal paese, sul colle Tomino, sorge la chiesa di Sant’Antonio circondata da 13 edicole della Via Crucis. Si tratta dell’edificio più significativo del barocco solandro, costruito tra il 1686 e il 1718, con all’interno stucchi di maestri comaschi, affreschi del solandro Dalla Torre e tele (1748-1751) di Domenico Bonora (1685-1758), pittore di Cavalese.


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